Organo di controllo Srl: quando slitta la nomina?
E’ stato nuovamente prorogata la nomina dell’Organo di Controllo nelle Srl con la scadenza dei termini che slittano sino al 2022, per effetto di un emendamento al decreto Rilancio approvato dalla Commissione Bilancio della Camera.
Per l’ufficialità del rinvio è necessario attendere che si concluda l’iter complicato per la conversione in legge del decreto Rilancio che tuttavia è ormai in procinto di chiudersi già in questo week end, e quindi si andrà ben oltre la scadenza ordinaria per la nomina.
La nomina del sindaco o revisore nelle SRL era inizialmente prevista entro il termine per l’approvazione del bilancio d’esercizio 2019, previsto il 29 giugno scorso. La proroga rischia ora di creare non poca confusione.
Alle società che superano i limiti previsti dall’articolo 2477 del Codice Civile vengono concessi due anni di tempo in più per nominare il sindaco o revisore, una novità frutto di un emendamento al decreto presentato in Commissione Bilancio e approvato nella seduta del 29 giugno.
Il testo del decreto Rilancio, modificato in misura sostanziale dal lavoro in Commissione, dovrà essere convertito in legge entro il 18 luglio 2020, operazione però che è attesa già nelle prossime ore.
Quel che appare però certo è che si sta lavorando per placare gli effetti dell’entrata in vigore delle nuove misure previste dal Codice della crisi d’impresa, considerando il pesante impatto dell’emergenza Covid-19 sul fronte economico.
La novità relativa alla scadenza per la nomina dell’organo di controllo nelle SRL si inserisce però in un quadro già caratterizzato da continue modifiche in corsa: il decreto Milleproroghe ad esempio, aveva rinviato il termine inizialmente fissato al 16 settembre 2019 alla data di approvazione dei bilanci d’esercizio. Una scadenza che quindi era fissata al 29 giugno 2020
Proroga nomina organo di controllo SRL al 2021, nessuna modifica sui parametri
Si va quindi verso il ritocco tardivo dei termini, ma non dei parametri che fanno scattare l’obbligo di nomina dell’organo di controllo nelle SRL.
Stando alle disposizioni contenute nell’articolo 2477 del Codice Civile, l’obbligo di nominare il sindaco o revisore si applica nei casi di superamento dei seguenti parametri per due esercizi consecutivi:
- attivo patrimoniale: 4 milioni di euro;
- ricavi da vendite e prestazioni: 4 milioni di euro;
- numero di dipendenti occupati in media durante l’esercizio: 20 unità.
C’è da dire che le società obbligate ad adeguarsi alle nuove disposizione si sono, nella maggior parte dei casi, già mosse per adempiere all’obbligo di nomina. Cosa succederà ora?
La nuova proroga rischia di creare caos e penalizzare le SRL che si sono mosse secondo i tempi ordinari, oltre ad aver già scatenato numerose polemiche da parte degli addetti ai lavori. Resta in ogni caso d’obbligo attendere che si concluda l’iter di conversione del decreto Rilancio per parlare di ufficialità.
La presa di posizione del CNDCEC
Il Presidente del CNDCEC, Massimo Miani, criticando tale emendamento, ha evidenziato che: “Dare più tempo per la nomina dei revisori penalizza chi ha rispettato la norma e creerà problemi alla riforma”.
Le società che si sono già dotate di organi di controllo sono almeno 50mila su 68mila e pertanto l’emendamento in questione si pone a discapito delle imprese che si sono impegnate a rispettare la norma, premiando invece quelle sino ad ora inadempienti, in maniera ingiusta.
“Un colpo al sistema di allerta che costituisce la più rilevante novità introdotta dalla riforma della crisi di impresa”, ha chiosato con amarezza e preoccupazione il presidente Miani.
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